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Leonardo Serasini – Prendermi Cura di Te

Leonardo Serasini

Prendermi Cura di Te

Il cantautore e musicista Leonardo Serasini, si conferma sulla scena indipendente pop, con un nuovo capitolo delicato e artistico. La carriera personale dell’artista si inoltra in un intenso mondo raffinato, aprendo nuovi orizzonti sensuali e con una qualità notevole esprime al meglio il concetto di cura e protezione.

Il singolo nuovo si intitola “Prendermi Cura di Te” ed è senza dubbio, una fatica importante e di rilievo, che esplora una cultura suggestiva e preziosa, dove Serasini in chiave poetica, lascia un segno definitivo sul suo stile musicale unico. 

Il brano apre un orizzonte affascinante e orecchiabile, che incastra il groove corposo eseguito dal meraviglioso gruppo, che segue l’autore in questa produzione. L’armonia delicata della voce, si innalza sul testo soffice e ben scritto, il bridge poi si sposta in un’atmosfera dolce e il ritornello impeccabile esplode, su un passaggio solido e ritmato. Il valore che viene dato alla canzone, è il collegamento alle diverse culture e relazioni della vita, abbracciando un’emozione sincera e godibile. 

Il musicista realizza un’opera particolare, per dare una sensazione buona e lineare all’ascoltatore, avvolti da una luce sensibile e creativa. 

VOTO: 7

 

Leonardo Serasini – Prendermi Cura Di Te(2022)

Autoproduzione

Testo e Musica: Leonardo Serasini 

 

L.S.Q are: 

Voice and guitars: Leonardo Serasini

Bass: Rodolfo Valdifiori

Drums and Keys: Alberto Pepoli

Percussioni: Giacomo Rocchi 

 

Registrato da Leonardo Serasini presso “LeTerreDiOrStudio (Bologna) 

Registrato da Alberto Pepoli presso “Rio Studio” (Cesena) 

Mixing e Master by Alberto Pepoli 

Link Utili: 

° Bandpage Facebook: https://www.facebook.com/leonardoserasiniguitarman 

° Spotify: https://open.spotify.com/artist/7236OJX7zBxE55En4RnZqY 

°Soundcloud: https://soundcloud.com/leonardo-serasini

Simone – Postrock.it
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The Twins and The Dark Side – Nighttime Birds

The Twins and The Dark Side
Nighttime Birds
 Il duo atmosferico The Twins and The Dark Side disegna un nuovo capitolo delicato e sentimentale. Un breve ma intenso lavoro, che unisce i sentimenti gioiosi, in una narrazione dinamica e ben strutturata.

Il duo atmosferico The Twins and The Dark Side disegna un nuovo capitolo delicato e sentimentale.

La band nasce a Brindisi nel 2020, sotto una luce intensa ricca di sfumature sensibili, con un’insieme di idee dolci e orecchiabili.

In questo piccolo Ep di due brani dal titolo “Nighttime Birds” si esplora un viaggio a occhi chiusi, per trascinare l’ascoltatore all’interno di paesaggi soffusi e maestosi, avvolti da un mosaico colorato e teatrale.

Nel sound poi si mette in risalto un grande gusto sonoro, di timbro post rock, che affonda le radici verso tematiche personali, per narrare una storia solida e indimenticabile.

Con lo studio attento di questa produzione, veniamo subito cullati dalla melodia calma e incantevole, nelle note di “Moongaze”. Dove notiamo una chitarra morbida, che sussurra all’orecchio un sentimento vivo e accogliente.

Sulla parte iniziale, la ritmica si incastra a dovere con l’arpeggio stile Explosion in the Sky. Inoltre viene inserito il tocco emblematico di un pianoforte sospeso in un oceano ipnotico, fino ad incontrare una distorsione dissonante e energica, che stravolge la seconda parte del brano, per poi ricollegarsi alla tranquillità iniziale.

Una composizione rocciosa e armonica da brividi. Con la seconda traccia “Autumna” invece, si va verso orizzonti diversi, più tecnici e di stampo elettronico. Il loop misterioso, collega le percussioni dando un segnale di sfida e invita un racconto audace.

Dopo la calma iniziale su un tempo che rimane costante, quasi a voler addormentare l’ascolto, ci avviamo in uno slancio furioso e struggente, che regge l’urto alle distorsioni rumorose di fondo, fino a chiudersi in un arcobaleno di anime dimenticate, in una realtà fiabesca. 

Un breve ma intenso lavoro, che unisce i sentimenti gioiosi, in una narrazione dinamica e ben strutturata. 

 

VOTO: 7

 

The Twins and The Dark Side – Nighttime Birds(2022)

 

Autoproduzione

Recorded at Parisi House (Brindisi) 

The Twins and The Dark Side are:

Vito (Guitars, Bass and synths)

Guseppe (Drums)

Added Musician – Raffaele Galasso on Keyboards

 

Link Utili: 

Bandcamp:

https://thetwinsandthedarkside.bandcamp.com/music

Website:

https://www.blacklakepromotion.com

Instagram:

 
Facebook:
Simone – Postrock.it
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Van Gogh Seasons – Versus

Van Gogh Seasons
Versus
I Van Gogh Season fanno centro, con un album godibile e orecchiabile, che mette in risalto tutto lo studio attento in fase di produzione e una grande cultura musicale, acquisita in questi anni.

Un mondo sotterraneo e strumentale prende vita, nelle sonorità intense dei Van Gogh Season, un progetto post rock nato a Padova nel 2016. Il loro percorso prende spunto da tematiche personali e lineari, che accostano tutto il processo sperimentale e di nicchia in questo genere, creando paesaggi dolci e sentimentali, a tratti elettronici e d’impatto. Dopo un Ep d’esordio omonimo e diverse produzioni in formato session studio. La band con un enorme maturità accumulata, mette in piedi questo nuovo ep interessante, dal titolo “Versus”.

All’interno troviamo varie sfumature dal timbro prettamente strumentale, che strizzano l’orecchio a band del calibro notevole, come MaybeSheWill e Pg Lost.

Esplorando un ampio raggio di suoni graffianti e delicati, per un risultato originale e dinamico. 

Il disco si apre con un tiro orchestrale da brividi, su un soffice tappeto di violini malinconici e il synth di sottofondo, che colora l’atmosfera a dovere, completando un’intro stupendo e geniale. Segue la carica energica di “And So It Was, So It Will Be”, un brano che sprigiona un’aura potente di emozioni ricercate, sotto un muro violento di distorsioni ruvido, avvolte dal tempo preciso e martellante delle percussioni, per poi scontrarsi con un ritornello gonfio di personalità.

Nella parte centrale gli animi si calmano in un pianoforte morbido e una linea vocale narrante, per incastrare i colpi sospesi della batteria e accoglie nel suo sogno il ritorno prepotente di un riff lunare.

In “Saudade” invece notiamo un monologo di una voce femminile, su un arpeggio sensibile che aziona un timbro sfuggente della ritmica. Il piano qui ci avvolge in una sensazione dolce, con i diversi accenti furiosi delle chitarre in un limbo addormentato, invitandoci all’ultimo sensazionale saluto. “Kracovia” è  una composizione rocciosa, che esprime nel modo giusto una vibrazione drammatica e ci porta indietro nel tempo nei nostri ricordi più cari, viaggiando in una cavalcata incredibile di trionfo. Uno dei brani più belli e completi di questo lavoro. 

Infine le ultime due tracce, racchiudono il gusto sonoro e neoclassico del gruppo, portando l’ascoltatore in una dimensione parallela, oltre i confini della nostra mente.

“Woody Allen” apre un tiro magico del basso, con un arco leggero e emblematico del pianoforte, che anche qui come nel resto dei brani è il motore portante e impeccabile di questo collettivo. La canzone sfugge verso la fine, inserendo un tocco elettronico e frenetico, che si spegne sulla batteria. Chiudiamo con le note amplificate di “While a Seagull Flies Above Us” un’altra suite lunga e ipnotica, che gioca su una sinfonia solida di una tematica personale, fino a travolgere i sentimenti in un passaggio rumoroso e incendiario, nell’atto finale da pelle d’oca.

I Van Gogh Season fanno centro, con un album godibile e orecchiabile, che mette in risalto tutto lo studio attento in fase di produzione e una grande cultura musicale, acquisita in questi anni.

 

VOTO: 7,5 

Van Gogh Season – Versus

Autoproduzione

Written and performed by Van Gogh Season.
Produced, mixed and mastered by Marco Cappellaro at Dedication Studio, Padova 

 

Link Utili:

° Spotify: https://open.spotify.com/artist/6T4d6pwlNN1YPMBug56jyA 

° Bandcamp: https://vangoghseason.bandcamp.com/ 

° Facebook: https://www.facebook.com/vangoghseason 

Simone – Postrock.it
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Nomera – Domo 137

Nomera
Domo 137
I Nomera si cimentano in un disco solido e ben costruito, dove le cinque canzoni mantengono un legame importante e con un’incendiaria qualità raccontano una bellissima storia.

I Nomera sono un progetto strumentale di nicchia, all’interno del loro paesaggio sperimentale si aziona un insieme di sinfonie dolci e personali, che subiscono una mutazione più dura oltre la barriera del suono con ritmi sfrenati e martellanti, su un timbro progressive metal. La band nasce a Valencia intorno il 2017, con delle buone prospettive e un ricco bagaglio di suoni interessanti, il loro sound spazia in diversi stili musicali, creando una personalità importante e d’impatto. Con il primo album “Holos” confermano a pieno le proprie qualità espressive e attirano subito una notevole fetta di pubblico, che rimane colpita dai loro concerti. In questo nuovo capitolo Domo 137, fanno un salto definitivo nel mondo discografico attuale, per dare il benvenuto a qualcosa di originale e travolgente.

L’iniziale traccia di apertura “Ocaso” ci trascina dentro un’atmosfera calda e accogliente, con un riff sporco di basso, che avvia un meccanismo ipnotico della batteria, sopra un tappeto armonico da brividi. Il tempo preciso delle percussioni poi, incastra il pianoforte sensuale, per narrare un viaggio carico di dolore, che si fa accattivante nella seconda parte del brano. Infine con il riff caotico della chitarra, si va verso una sensazione furiosa, lasciando una tematica macchinosa a tratti melodica. Segue un’emozione infernale nelle note di “Kamn”, che avvia un ruggito corposo e devastante della ritmica e si sviluppa in una narrazione di sfida contro un elemento potente e aggressivo, fino ad esplodere nel ritornello stupendo e ampio. Un brano eccellente, con un passaggio tecnico e incredibile nella parte conclusiva, le sonorità qui si avvicinano molto ai mondi sotterranei e estremi di marchio Alcest

Con “Una Mattina” invece si cercano di rallentare e calmare gli animi, con una sfumatura più dolce di stampo post rock. In questo caso la batteria si diverte su un’armonia quasi giocosa e l’arpeggio incantevole, invita l’ascoltatore a partecipare a uno spettacolo unico. Una delle composizioni più complete di questo lavoro. Prima di chiudere ci lasciamo cullare dal vortice magnetico di “Tale of Oleksiya”una suite morbida e rilassante, che mette in primo piano un esecuzione pazzesca del pianoforte e una sintonia precisa del gruppo in fase di produzione. Chiudiamo questo magico e interessante disco con un’altra bomba esplosiva. “Vortice” si lascia andare a una distorsione feroce ed esplora con maestria un sorprendente momento catartico, fino a togliere il respiro durante la sua lunga durata, ricca di vibrazioni pesanti.

I Nomera si cimentano in un disco solido e ben costruito, dove le cinque canzoni mantengono un legame importante e con un’incendiaria qualità raccontano una bellissima storia.

VOTO: 7,5

Nomera – Domo 137

Music composed by Nomera
Recording and mastering at Fireworks Estudios.

Nomera are:

David Hernández (drums)
Aleksey Stepanov (bass)
Vicente Roca (guitar)
Jose Jurado (guitar) 

Link Utili: 

° Spotify:

https://open.spotify.com/artist/17JwXpd5CJNAaabSCekOs6?fbclid=IwAR2dS7QXR3NWGuc9eECChCLs7rzpp3KoXYiFztgcWJenGQiDy5h9OsTL9Oo

° Bandcamp:

https://nomera.bandcamp.com/ 

° Facebook:

https://www.facebook.com/nomeraband 

Simone – Postrock.it