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Klidas

No Harmony

I Klidas sono un collettivo travolgente marchigiano, il loro timbro post rock affonda le radici nella sperimentazione cosmica, con delle avvincenti strutture strumentali energiche. La band inizia il suo percorso nel 2014 a Macerata, seguendo tutta la scia underground del momento con vibrazioni lussuose e martellanti, che viaggiano in modo impeccabile su ritmiche gonfie di personalità e accenni importanti al progressive e jazz fusion, questo anche grazie al supporto fondamentale del sassofono e sintetizzatore, esplorando un audace impatto sonoro senza precedenti.

L’album di debutto No Harmony, viene prodotto dalla formidabile etichetta australiana Bird’s Robe Records, che accoglie con entusiasmo le sensazioni del gruppo in un vortice emblematico eccellente.

Al suo interno si materializza una storia intensa evocativa, verso terre misteriose e lunari, che seguono uno stile unico e carismatico.

L’iniziale “Shores” accende un emozione sentimentale, con un giro di chitarra sensibile che abbraccia il tappeto magnetico capitanato dal sassofono. Dopo la prima parte morbida il tiro del brano esplode in un cambio furioso, dove la ritmica spinge forte le idee virtuose del chitarrista Emanuele, fino a lasciarsi andare sul gioco criptico del synth e il furioso stacco delle distorsioni, concludendo la canzone all’improvviso. “Shine” segue in una marcia più leggera e una sfumatura orchestrale, che aggancia anche delle narrazioni vocali suggestive. Poi dopo una piccola tregua silenziosa, il brano si sporca in un rumoroso passaggio chitarristico e un muro di suoni danzanti, che si agitano in un ambientazione oscura.

La stessa sensazione si percorre sulle note iniziali di “Not To Dissect” una composizione stupenda, che regge l’urto di autentico capolavoro di questo disco.

In questo caso la ritmica si incastra al tiro aggressivo della batteria e accelera sui complessi cambi di tempo, creando un caotico e dissonante habitat surreale.

“Arrival” avvia il trittico finale di brani, con una sensuale ballad meticolosa e sognante. Qui il sassofono avvolge una stupenda cantilena leggera e accogliente, con le percussioni che portano un appiglio deciso e sospeso alla tematica, colorando un immagine ben riflessa racchiusa in una bolla dolce e espressiva. Prima di chiudere “Circular” torna a ruggire su una struttura rocciosa e potente, abbracciando una violenza repressa e infinita del sassofono, che si lancia con decisione in una traccia delirante. La fine dell’album si completa con “The Trees Are In Misery”, una canzone geniale, che si base su un’idea solida in chiave post metal, avvicinando l’ascolto a orizzonti di stampo Pg.Lost, per una chiusura gigante e rocambolesca.

No Harmony è un lavoro pazzesco ricco di spunti importanti, dove la band con una qualità incredibile riesce a collegare alla perfezione, dando alla luce un risultato originale e moderno.

 

Voto: 8

Klidas – No Harmony

 

Music Composed By Klidas

Recording By Stefano Luciani at NuFabric Basement Studios

Mix by Alex Wilson

Master by Josh Bonati

Released By Bird’s Robe Records

 

Klidas are:

Emanuele Bury: Guitar, Voice
Francesco Coacci: Bass guitar, Voice
Samuele De Santis: Saxophone
Alberto Marchegiani: Keyboard, Synth
Giorgio Staffolani: Drums 

Lisa Luminari: Guitar and Voice (Live)
Francesco Fratalocchi: Saxophone (Live)
Manami Kunitomo: Voice on “Arrival”

 

Link Utili:

° Bandpage Facebook:
https://www.facebook.com/klidasband

° Spotify:
https://open.spotify.com/artist/2hR1G6mVtRjuPOHEPutdtP 

 

Simone – Postrock