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DID A QUID

Joy Dismission
Rock, Psichedelia e un pizzico di Post-Rock. Questo è Did a Quid. Questo è Joy Dismission.

Un percorso interessante quello dei Did a Quid, band campana che (come si intuisce dal nome dell’album) si pone l’obiettivo di rivisitare brani classici derivanti dal rock anni ’70 in chiave psichedelica (con un occhio di riguardo al postrock).

Un album ampio, che ci propone ben 20 brani per un totale di 1h e 32 minuti di psichedelia rock. Canzoni suonate egregiamente, che dimostrano al 100% la validità di questa band nostrana.

Non c’è che dire, fin dal primo brano la band si rivela interessante, degna di nota, con arrangiamenti curati e un suono originale. La chitarra ci ricorda un pò le sonorità Rock classiche dei primi anni ’70, un pò alla Doors, e la batteria ci conferma lo stile un pò retrò, con un suono panoramico e ritmiche serrate. Il basso si muove languido e sinuoso nelle sue scale e la voce ci accompagna lungo la strada.

La psichedelia c’è, il Rock pure, la voce non è niente male. Lo stile caldo e vintage dei brani ci avvolge e ci fa ripensare a uno dei periodi più belli della storia della musica contemporanea.

Recensire un album di tale vastità è sicuramente un compito arduo, quindi preferiamo dedicare qualche parola in più sugli elementi postrock presenti all’interno del disco.

Alcuni brani presentano scelte stilistiche sperimentali e originali, una fra tutte Heart and Soul, un brano che inizia con il suono di un cuore pulsante, che lentamente lascia spazio a pattern di Drum e suoni elettronici dal tipico sapore psychedelic Rock.

I Brani alternano parti classiche (per struttura e intenzione) a momenti strumentali, in cui la sperimentazione si fa sentire e gioca un ruolo chiave nel significato stesso di questo disco.

Ci piace l’idea del disco, ci piace la sonorità e l’ambiente caldo e ospitale in cui l’ascoltatore si può immergere.

Chiudiamo gli occhi per un momento, e ci immaginiamo un Giradischi, pochi amici intimi, un bicchiere di vino e un cielo stellato.

Nel complesso un lavoro interessante. Forse i Did a Quid hanno preso una direzione, ma a tratti questo percorso è incerto: Band Psichedelica Rock o Progetto innovativo Post Rock? Il confine e labile e noi pensiamo che la band possa maturare molto nei prossimi anni per arrivare a prendere una decisione e una direzione. Potrebbero giocare un ruolo importante nello scenario sperimentale italiano, e speriamo che la loro direzione sia questa.

Una piccola critica sul numero dei brani: 20 tracce sono davvero tante, e questa scelta rischia di far disperdere l’impressione che l’ascoltatore si potrebbe fare del progetto. Come si dice spesso in questi casi… Less is more. Consigliamo ai Did a Quid di concentrarsi più sulla sperimentazione e sull’impronta del progetto che sul numero di brani.

Nel complesso: Bravi!

Voto: 6.5

LINK:

DEEZER

Paul – Postrock.it