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Autómata

Automata

Automata è un album avvincente, che brilla di luce propria sopra ritmiche e sensazioni collegate da un filo sottile importante, creando un’infinita storia cinematografica da affrontare con adrenalina e potenza

Gli Autómata sono una giovane band francese, nata a Parigi nel 2019. Il loro bagaglio culturale esprime al meglio il paradiso strumentale e emozionante del post rock, toccando anche confini più di nicchia e complessi del progressive.

Nelle tematiche poi si affronta la realtà attuale, che va alla deriva di un mondo oscuro, chiudendosi a riccio nei propri pensieri.

Infine le ritmiche spesso furiose si aprono a paesaggi apocalittici e un’atmosfera intensa, che attira in modo impeccabile. In questo primo lavoro in studio dal titolo omonimo, il gruppo descrive un percorso accogliente, in chiave Ep con cinque tracce, che riscaldano il cuore verso attimi travolgenti, per una narrazione personale di grande spessore. L’opera viene distribuita dall’etichetta italiana Epictronic.

L’apertura di “Tanger” dipinge un quadro ben definito su questa nuova produzione, dal gusto originale e dai risvolti inaspettati.

Con il tocco sensibile del pianoforte si capisce subito che la band vuole toccare nel profondo dell’anima l’ascoltatore e si lascia andare a una melodia triste e armoniosa. A piccoli passi poi il basso inizia il suo risveglio e accarezza come un soffice sospiro il cammino. Nella parte centrale il vortice di chitarre cristalline prende vita su un timbro acustico, fino ad illuminare una suite da brividi, ricca di emozioni struggenti.

Segue “Church” un brano più moderno, con una sensazione che ci proietta verso il post metal vecchio stampo e fa dei chiari riferimenti ai cambi più spinti stile Mogwai.

Con l’aggiunta del tiro elettronico nella parte iniziale, la traccia esplode in maniera definitiva, fino al crescendo finale. “3×3+5” invece gioca con la sperimentazione preziosa, azionando una linea vocale spaziale, per una vibrazione intensa e drammatica, che incastra il muro di suoni introspettivi. Prima di chiudere dalle ceneri arriva il segnale dormiente di “Verdik”, una composizione che costruisce un ritmo sincopato delle percussioni e la ritmica stile math-rock. Nella seconda parte poi si mette in luce un passaggio progressive, per una delle opere più complete di questo lavoro. Chiudiamo con “Automate” un’ennesima canzone lunga e magnetica, dove il morbido cambiamento di tonalità, lascia spazio agli arpeggi melodici e un’aura dolce per un arrangiamento toccante.

Automata è un album avvincente, che brilla di luce propria sopra ritmiche e sensazioni collegate da un filo sottile importante, creando un’infinita storia cinematografica da affrontare con adrenalina e potenza.

 

VOTO: 7

 

Autómata – Automata(2021)

Epictronic

Recorded and mixed by Donatien Ribes and Vincent Thermidor at Studio Labosonique and Studio de la Tour Fine

 

Autòmata are:

Jean-Baptiste Elineau: bass guitar

Etienne Ertul: guitar

Francois Laumuret: samples,guitar and vocoder

David Vives: drums

 

Link Utili:

Links:
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www.instagram.com/weareautomata
weareautomata.bandcamp.com

 

Simone Catena Brown – Postrock.it